lunedì 27 maggio 2013

Molotov

Tu lo ricordi più, il nome,
legato al patto o alla bottiglia?
Comunque lo rigiri  il monovocalismo
brucia e puzza,
nasconde morte.

Battezza incendi, confini, spartizioni,
guerriglia e Guerra, la bomba
gli si ritorse contro, non la inventò,
ma la miccia onomastica era già inserita
nello pseudonimo, di battaglia.



La bomba Molotov (comunemente Molotov o bottiglia Molotov) è un ordigno incendiario improvvisato, spesso utilizzato in azioni di guerriglia o in violente proteste di piazza. Inventata durante la guerra civile spagnola, le venne dato sarcasticamente il nome del politico sovietico Vjačeslav Molotov (nato come Vjačeslav Michajlovič Skrjabin e datosi in seguito il nome da battaglia di Molotov, rimane famoso per l'accordo con la Germania nazista noto come Patto Molotov-Ribbentrop durante la seconda guerra mondiale); l'ordigno fu usato in particolare durante la guerra russo-finnica dall'esercito finlandese contro i carri russi. In Russia è conosciuta come cocktail Molotov (Коктейль Молотова Koktyeĭlʹ Molotova). (tratto da http://it.wikipedia.org/wiki/Bomba_Molotov)

lunedì 20 maggio 2013

Carneade

Bansky (chi!?) parafrasando Andy (chi!?), disse:
"Nel futuro avremo tutti 15 minuti di anonimato".

Ammetto l'omissione volontaria
dell'antico scettico (chi!?) dal mio novero,
così che il suo nome nell'indice

risalta per assenza, si mostra nascondendosi
alla vista antonomastica,
per colpa d'Alessandro (chi!?)

lui sì, gran costruttore come pochi
di gogne deonimiche:
di bravi e donabbondi,
di perpetue, donrodrighi e innominati.

Lo studio di Carneade, approfondito,

in ogni scuola e grado, per riparare
al torto manzoniano, ripropongo.


Carneade di Cirene (Cirene, 214 a.C. – Atene, 129 a.C.) è stato un filosofo greco antico della corrente degli scettici. Viene considerato come il fondatore della terza Accademia di Atene (nota anche come Nuova Accademia). Carneade è conosciuto – e spesso nominato come sinonimo di persona poco nota – in ragione della celebre citazione contenuta ne I promessi sposi di Alessandro Manzoni. Nell'incipit dell'VIII capitolo, Don Abbondio, uno dei personaggi del famoso romanzo, è nella sua stanza che legge un panegirico in onore di San Carlo Borromeo, all'interno del quale è menzionato il filosofo. È a questo punto che esclama tra sé e sé la lapidaria battuta, destinata a diventare a suo modo famosa (e a condizionare molte biografie di personaggi considerati, appunto, dei carneadi per antonomasia): "Carneade! Chi era costui?". (tratto da http://it.wikipedia.org/wiki/Carneade)

venerdì 17 maggio 2013

Galeotto

Ai remi, ai remi, galeotti!
Voi che navigate stralunati
dentro al Salone dei Libri galeotti,
gli stessi che c'insegnano
i pericoli di ogni mare grande,
liberàti perché in catene,
prigionieri di catene (commerciali)
e di nuovi disponibili display:

Galeotto fu l'ebook e chi lo spinse.




 


Galeotto (in francese Galehault o Galehaut) è un personaggio di vari romanzi appartenenti al ciclo bretone: favorì l'amore fra Lancillotto e Ginevra (documentato nel XII secolo), assumendo così il significato antonomastico che mantiene ancora oggi. Nell'episodio dantesco riguardante i due celebri cognati-amanti Paolo e Francesca (Divina Commedia, Inferno, 5-137) colui che fu amico di Lancillotto - appunto Galehault - viene parafrasato al libro che i due cognati stanno leggendo e vicino al quale consumano il loro atto d'amore: "Galeotto fu 'l libro e chi lo scrisse"
(tratto da http://it.wikipedia.org/wiki/Galeotto_%28personaggio%29)

martedì 14 maggio 2013

Brugola

Il regno Ikea del faidaté imperante
si poggia stabilmente sopra un nome
che sa d'Italia, di Nord e di Brianza,
quell'operoso ingegno che riscopre
uno strumento a vite e meno sforzo.

S'avvita facilmente e il suo vantaggio
sta tutto nella coppia di serraggio.


La chiave a brugola o brugola, denominata più correttamente chiave di Allen (inventata e brevettata dallo statunitense W.G. Allen il 7 giugno 1910) fu conosciuta in Italia come chiave Brugola dal nome dell'italiano Egidio Brugola che la riscoprì in Italia, brevettandola nel 1945 - 35 anni dopo la scoperta originale di Allen - e attribuendosene in maniera controversa la paternità. (tratto da http://it.wikipedia.org/wiki/Brugola)

giovedì 2 maggio 2013

Alla ricerca degli uomini nascosti dentro le parole

Le parole dette deonomastiche sono, per me, una specie di frammento di futuro incastonato nella storia delle lingue. In un tempo, come quello presente, in cui marchi, brand, trademark e loghi creano neologismi facendosi quasi antonomasie per oggetti, pensieri e, persino, stili di vita, indagare gli eponimi è un modo di riumanizzare la natura dei loro significati. Un po' come l'andare in cerca degli uomini nascosti dentro le parole.

Nel libro Boicottando mongolfiere e ghigliottine, così, ho esplorato l'etimologia di alcune parole deonimiche in uso nell'italiano, quelle che generavano in me il cortocircuito linguistico di cui l'invenzione poetica, spesso o sempre, si nutre. Ora invito i lettori a segnalare le loro parole preferite, tra le migliaia che ho omesso o dimenticato nella mia raccolta, e a comporre magari qualche verso dedicato a quei nomi, a quelle storie.